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FOTOPOST – La Cannibale

Lindsey Vonn trionfa nel gigante di Are, in Svezia, e si aggiudica la sua quarta Coppa del Mondo, con addirittura cinque gare d’anticipo! L’americana, al 52° successo in carriera, ha preceduto ad Are l’azzurra Federica Brignone (terzo 2° posto in stagione).

Il sito ufficiale della Coppa del Mondo di Sci Alpino

MaxItalia!

Nel Gigante di Crans Montana, in Svizzera, Massimiliano Blardone vince la sua seconda gara stagionale. L’azzurro, al quarto podio consecutivo, precede gli austriaci Hirscher e Reichelt.
Dada Merighetti terza in SuperG a Bansko, in Bulgaria.

Dopo il successo in Alta Badia, il terzo posto di Adelboden e il secondo di Bansko, Massimiliano Blardone non si ferma più e coglie sulla “Piste Nationale” di Crans Montana, nella Svizzera francese, la sua settima vittoria della carriera in Coppa del Mondo (tutte in gigante ovviamente).

LA GARA Blardone, secondo al termine di una grande prima manche, amministra nella seconda il notevole vantaggio (+1.46) sul leader temporaneo Reichelt. Va così davanti a tutti per 82/100, si assicura il podio e si mette comodo nell’angolo del leader per assistere alla prova di Hirscher. L’austriaco fa più di un pensierino alla classifica generale, scala di una marcia e quasi si accontenta di arrivare giù senza rischiare. Secondo e tutti contenti.

CONTI In ottica Coppa del Mondo, Hirscher con questi 80 punti sale a quota 1135 e allunga sull’infortunato Kostelic (fermo a 1043) e sullo svizzero Feuz (1040). Nella coppa di specialità è sempre Hirscher a guidare con 545 punti, seguito dall’americano Ligety (413) e proprio da Blardone che sale a quota 358.

DADA Si gareggia finalmente anche a Bansko, in Bulgaria, dove le ragazze avevano visto rinviata la Discesa di ieri per le avverse condizioni meteo. Il Super G invece si disputa, e manco a dirlo lo vince Lindey Vonn, al nono successo della stagione, il quarto nella specialità. Il podio è tutto in 7/100: dietro la statunitense c’è Tina Weirather dal Liechtenstein (a + 0.05), quindi l’azzurra Daniela Merighetti, al primo podio in Super G della carriera.
Discrete anche le prove di Elena Curtoni e Johanna Schnarf, rispettivamente al 12° e 14° posto.

Il sito della Fis (Federation Internationale de Ski)

Il sito ufficiale della Coppa del Mondo di Sci

Riccardo Marchese

FOTOPOST – Il giorno di Cristian

A Kitzbuehel, in Austria, Cristian Deville centra la prima vittoria della carriera in CdM.
Lo slalomista azzurro, grazie ad una stupenda seconda manche, ha preceduto l’idolo di casa Mario Matt e il croato Ivica Kostelic.

La notizia sul sito della Federazione Italiana Sport Invernali

Il sito ufficiale della Coppa del Mondo di Sci

Inverno azzurro

Alessandro Pittin vince la combinata nordica di Chauz Neuve, primo successo italiano di sempre nella disciplina. Daniela Merighetti trionfa nella discesa libera di Cortina: a nove anni dal suo ultimo podio in CdM (Are 2003 in gigante) arriva la prima vittoria in carriera.

Dopo la storica affermazione della staffetta azzurra del biathlon, ecco un nuovo fine settimana fantastico per l’Italia nelle discipline invernali. Arrivano due vittorie a loro modo storiche: Alessandro Pittin vince – primo azzurro di sempre – una gara in Coppa del Mondo di combinata nordica, Daniela “Dada” Merighetti fa sua la discesa libera di Cortina, primo successo personale in Coppa del Mondo e primo podio stagionale per l’Italia nelle discipline veloci, subito bissato dal 3° posto di Christof Innerhofer a Wengen.

NELLA STORIA Dopo la medaglia olimpica di Vancouver, i sette podi in Coppa del Mondo (di cui quattro in questa stagione), arriva per Alessandro Pittin la prima vittoria della carriera – e della storia italiana – in combinata nordica. Una crescita continua quella dell’atleta 21enne delle Fiamme Gialle, nella disciplina che mette insieme il salto con lo sci di fondo. È proprio in quest’ultima specialità che Pittin costruisce le sue prestazioni: a Chaux Neuve, in Francia, tredicesimo dopo il salto, rimonta fino alla testa del gruppo, piegando le resistenze dell’idolo di casa Jason Lamy Chappuis. Buona anche la prova d’insieme della squadra azzurra con il quarto posto di Lukas Runggaldier, staccato di meno di 1″ dal podio, terzo il tedesco Fabian Riessle.

SUPER DADA Il blitz a Cortina riesce alla grande: con una prova tanto maiuscola quanto inattesa (anche per la sua mano messa male) Daniela Merighetti, per tutti Dada, vince la discesa libera, sul pendio di casa, col tempo di 1’33″17 precedendo la statunitense Lindsey Vonn (+0.21) e la tedesca Maria Riesch (+0.40). Per l’atleta bresciana si tratta del primo successo in Coppa del Mondo, che arriva dopo ben nove anni dall’unico podio in carriera, conquistato in gigante ad Are nel 2003.
Non benissimo le altre azzurre: la migliore è Johanna Schnarf 16.a, mentre Elena Fanchini (ottima 5.a a Bad Kleinkirchheim la settimana scorsa) e Lucia Recchia sono addirittura fuori dalle prime 30.

RISVEGLIO VELOCE Serviva una scossa per risvegliare le squadre azzurre di velocità. Merighetti suona la carica a Cortina e i ragazzi rispondono in Svizzera: a Wengen, nella discesa più lunga della stagione, Christof Innerhofer trova il suo primo podio stagionale. La vittoria è andata all’atleta di casa Beat Feuz (2’35″31), 2° posto per l’austriaco Hannes Reichelt (+0.44), 3° “Inner” (+0.49). Buon 7° posto anche per Peter Fill, che eguaglia il suo miglior piazzamento stagionale.

Il sito della Fis (Federation Internationale de Ski)

Riccardo Marchese

REWIND – Cinque anni fa a Torino…

26 febbraio 2006, ultimo giorno dell’Olimpiade invernale di Torino: Giorgio Di Centa conquista il quinto oro tricolore nella massacrante 50 km a tecnica libera di sci di fondo. Riviviamo i momenti finali di quella esaltante gara.

Il video con il commento RaiSport (Franco Bragagna, Stefania Belmondo)

Il video dei cinque ori azzurri

L’Olimpiade invernale Torino2006 su Wikipedia

Mondiali sci: ecco l’Italia che non ti aspetti!

Exploit azzurro alla 41.a edizione dei Mondiali di sci alpino tenutasi a Garmisch-Partenkirchen. Eguagliato il record di medaglie del 1997.

I medagliati azzurri nel mosaico che campeggia nell'homepage del sito della FisiC’è un’Italia che ride e di questi tempi non è affatto male. Un’Italia che funziona ma è pronta a cambiare. È l’Italia dello sci alpino, tornata a casa dai Mondiali tedeschi di Garmisch-Partenkirchen con sei medaglie e una polemica di troppo. Il presidente della Fisi Gianni Morzenti sembra infatti deciso, con l’avvallo del consiglio federale, a sollevare dal suo incarico il ct Claudio Ravetto. Esonerare il mister proprio quando arrivano le vittorie, una scelta poco comprensibile.

Lasciamo i palazzi del potere e i suoi giochi (magari un giorno torneremo ad occuparcene per capire quanto male facciano allo sport italiano) e passiamo a celebrare gli atleti. Sei medaglie dicevamo, un bottino così ricco mancava dal 1997, anno della doppietta d’oro di Deborah Compagnoni al Sestriere. Nelle ultime edizioni avevamo imparato ad accontentarci di molto meno: 3 medaglie in Svezia nel 2007 e 2 in Francia nel 2009. L’opaca stagione azzurra in Coppa del Mondo non faceva presagire di poter andare molto al di là di questi risultati.

A questo punto c’è sempre un invece. L’uomo che non ti aspetti (almeno non a questi livelli) e che fa saltare il banco. Per scovare il protagonista italiano a Garmisch basta fare silenzio ed ascoltare: un tintinnio proviene dal bagaglio di Cristof Innerhofer. Dentro, la collezione completa di medaglie iridate: l’oro del super G, l’argento della supercombinata e il bronzo della discesa. A podio in tre gare, un miracolo riuscito solo a Zeno Colò ad Aspen (Usa) nel 1950.

Non solo “Inner” però. I suoi successi sbloccano mentalmente il gruppo, si abbassa la tensione del risultato da raggiungere a tutti i costi e in un circolo virtuoso arrivano le medaglie di Peter Fill (bronzo in supercombinata), Manfred Moelgg (bronzo in slalom) e a difendere l’onore delle ragazze Federica Brignone (argento in gigante a soli 11/100 dall’oro). Da segnalare anche il 4° posto in gigante di una ritrovata Denise Karbon e il 6° posto della giovanissima Elena Curtoni (classe ‘91) in super G.

Riccardo Marchese
(per stadiosport.it)

Il sito ufficiale della manifestazione

Il sito della Fis

Il sito della Federazione Italiana Sport Invernali

I Mondiali di sci alpino 2011 su Wikipedia

FOTOPOST – Mondiali sci: Innerhofer oro in Super G

A Garmisch-Partenkirchen arriva la prima medaglia per l'Italsci: Christof Innerhofer ha dominato la gara di Super G precedendo di 60/100 l'austriaco Hannes Reichelt. Bronzo per il croato Ivica Kostelic.

L'urlo mondiale di Christof. Dopo il quarto posto a Val d'Isere 2009 arriva la medaglia d'oro!
Il sito ufficiale della manifestazione

Il sito della Fis

Il sito della Federazione Italiana Sport Invernali

I Mondiali di sci alpino 2011 su Wikipedia

Vancouver 2010: ci ha salvato lui!

Giuliano Razzoli incredibile oro nello slalom speciale. E’ lui l’unico campione olimpico della spedizione azzurra.

Il sito ufficiale della manifestazione (inglese e francese)

Il sito ufficiale della squadra italiana all’Olimpiade

Buio pesto!

All’Olimpiade invernale di Vancouver si inabissa l’Italia: una settimana senza medaglie. Il rischio ora è di tornare a casa senza un oro.

Max Blardone, delusione gigante. (CorSport)Eravamo vivi e ne eravamo sicuri, ma era troppo presto. Quattro medaglie nei primi cinque giorni di gare erano un segnale chiaro: l’argento di Piller Cottrer nella 15 Km di fondo, i bronzi di Pittin (in combinata nordica), Zoeggeler (nello slittino) e Fontana (nello short track). Da allora il vuoto, sette giorni senza l’ombra di un podio, sette giorni di delusioni e speranze disattese, dallo sci alpino allo sci di fondo, passando per la debacle di Enrico Fabris nel pattinaggio velocità. L’Olimpiade dell’Italia ha girato per il verso sbagliato, proprio quello che aveva previsto Sports Illustrated. Il rischio ormai concreto è di tornare a casa senza un titolo olimpico, l’ultima volta accadde a Lake Placid nel 1980.

Fiasco su fiasco, insuccesso su insuccesso (troppe s dite?) il morale della spedizione è sceso sotto i tacchi. “Sono avvilito” ha dichiarato il presidente del Coni Gianni Petrucci; lo siamo anche noi. Cosa non ha funzionato? Il presidente Fisi, Giovanni Morzenti rinvia ogni analisi. Che non ci si venga però a parlare di sfortuna (ad eccezione dei 2 centesimi che hanno tenuto ai piedi del podio Heel in SuperG). La verità è che la famiglia dello sport italiano – calcio escluso – è striminzita, ancor più nelle discipline invernali. Una famiglia composta quasi esclusivamente da atleti che hanno cercato lo sport e non da talenti scoperti dallo sport stesso. I campanelli d’allarme suonano da tempo (atletica a secco ai Mondiali di Berlino, basket fuori dall’Europeo 2009, solo per citare gli insuccessi più recenti) ora è arrivato il momento di fare qualcosa.
Di carte da giocare qui a Vancouver per evitare il disastro ne restan davvero poche: l’ultima chiamata per Fabris e i suoi nella gara a squadre (oro a Torino, in tutt’altro contesto), lo slalom speciale maschile con Moelgg e Razzoli, e infine la “maratona” delle nevi, la 50 Km a tecnica classica nel fondo, in cui sogniamo (e forse possiamo solo sognare) il canto del cigno di un Di Centa o di Piller Cottrer.

Il sito ufficiale della manifestazione (inglese e francese)

Il sito ufficiale della squadra italiana all’Olimpiade


Riccardo Marchese

Vancouver 2010, è un’Italia viva

Pittin, Zoeggeler, Piller Cottrer e Fontana, quattro eroi per quattro medaglie.

L’Italia della neve e del ghiaccio è viva. Sicuramente più di quanto pensassero gli americani di Sports Illustrated, la “Bibbia” dello sport made in Usa, che come prima di ogni Olimpiade ha redatto il suo medagliere accreditando l’Italia di solo quattro medaglie. Un obiettivo che la spedizione azzurra ha già raggiunto al quinto giorno di gare (1 argento e 3 bronzi) e l’intenzione non è certo quella di fermarsi.

FONTANA Quattro podi dunque, l’ultimo in ordine di tempo è arrivato per merito di Arianna Fontana, splendido bronzo nello short track, specialità 500 metri. Per la diciannovenne di Sondrio si tratta della seconda medaglia olimpica: a Torino 2006 fu sempre bronzo con la staffetta, risultando allora la più giovane medagliata azzurra nella storia dei giochi invernali (15 anni e 10 mesi).

PILLER COTTRER Un passo indietro ed ecco sbucare la fascia gialla di Pietro Piller Cottrer, abbandonato il suo cappellino la fortuna e la classe restano le stesse. Per gli inesperti parliamo di sci di fondo, di un atleta capace di prendersi una medaglia per la terza olimpiade consecutiva: argento nella 15 Km a tecnica libera, dietro all’imprendibile italo-svizzero Dario Cologna, qui purtroppo rappresentante solo rossocrociato.

ZOEGGELER Se spaventa la continuità olimpica di Piller Cottrer, tenetevi pronti a restare a bocca aperta perché c’è chi ha fatto molto di più. Armin Zoeggeler, 36 anni da Merano, un nome e un cognome che accostati significano slittino un po’ ovunque. Lui dal podio olimpico non scende da 16 anni, giochi di Lillehammer in Norvegia. Ascesa perfetta la sua: bronzo nel ’94, argento nel ’98, doppio oro nel ’02 e ’06. Qui a Vancouver partiva da favorito (forte anche di cinque coppe del mondo vinte negli ultimi 5 anni, 9 in totale negli ultimi 13), poi lo scenario è cambiato. L’incidente mortale del georgiano Kumaritashvili durante le prove ha portato ad un abbassamento della linea di partenza, avvantaggiando i più bravi nella spinta. Zoeggeler ha sofferto, ha combattuto nell’ultima manche per difendere il suo terzo posto dall’assalto del russo Demtschenko. C’è riuscito. Come sempre.

PITTIN Tutto era iniziato con lui. Il ventenne di Cercivento (Udine) ha aperto il medagliere azzurro con uno storico bronzo nella combinata nordica, sport in cui l’Italia è alla prima medaglia olimpica. L’impresa di Pittin, tre ori e un bronzo ai mondiali juniores, racchiude lo spirito, la voglia e la determinazione della spedizione tricolore, elementi che Sports Illustrated non ha potuto considerare.
Il sito ufficiale della manifestazione (inglese e francese)

Il sito ufficiale della squadra italiana all’Olimpiade

Riccardo Marchese