Archivio mensile:febbraio 2008

Formula 2008

Ad un mese dall’inizio scopriamo i piloti e le novità del prossimo Mondiale di Formula 1.

Giancarlo Fisichella in azione sulla Force India. Reuters

PILOTI E TEAM Il 16 marzo a Melbourne l’attenzione di tanti sarà per Fernando Alonso. Il campione spagnolo dopo un anno caldo alla McLaren ha deciso di tornare alla "sua" Renault, monoposto con cui aveva trionfato nel 2005 e nel 2006. Una vera prova del nove, vista l’ultima modesta stagione della scuderia francese, superata anche dalla Bmw. Tornasse competitiva per il titolo grandi meriti dovrebbero andare proprio ad Alonso, che confermerebbe le sue capacità nella "costruzione" della macchina. Con lui Briatore ha scommesso sul giovane figlio d’arte Nelsinho Piquet, ventitreenne, figlio di quel Nelson Piquet che fu tre volte campione del Mondo di Formula 1 negli anni’80.
In McLaren al posto di Alonso è stato ingaggiato il finlandese Heikki Kovalainen al cui fianco resta confermatissimo Lewis Hamilton.
Nessuna novità al volante invece per la Ferrari che si tiene stretto il vincitore dell’ultimo Mondiale Kimi Raikkonen e il fido Felipe Massa.
Non cambiano nemmeno la Bmw-Sauber (Heidefeld-Kubica), la Red Bull (Coulthard-Webber), la Super Aguri (Sato-Davidson) e la desaparecida Honda (Button-Barrichello) che propone però l’ex ferrarista Ross Brawn come nuovo dt.
I piloti italiani restano in due: Jarno Trulli alla Toyota e Giancarlo Fisichella alla nuova Force India, ex Spyker, (monoposto eredi della vecchia licenza della Jordan).

REGOLE E DINTORNI Il cambiamento più importante rispetto alla passata stagione è l’abbandono del controllo di trazione (Traction Control) che renderà la guida dei piloti più difficile e personalizzabile.
Un ritorno al passato, con qualche garanzia di vigilanza in più. Infatti la liberalizzazione dei sistemi elettronici si rese necessaria all’inizio del nuovo millennio proprio per le difficoltà della FIA nei controlli, oggi più semplici grazie a centraline di nuova generazione, obbligatorie e uguali per tutti. L’inganno resta però dietro l’angolo, quasi tutte le scuderie hanno trovato un bug nella scatola nera fornita dalla FIA (e costruita dalla McLaren). Il trucco è semplice si setta appositamente il limitatore di velocità per la corsia dei box e lo si attiva nelle curve più a rischio pattinamento. L’interrogativo a questo punto è se la McLaren sapesse già di tale possibilità. La federazione indaga. 
Cambiano leggermente anche le qualifiche, la prima fase (Q1) viene allungata da 15 a 20 minuti per problemi legati all’eccessivo traffico, mentre la terza fase (Q3) viene accorciata da 15 a 10 minuti. Al termine delle prove niente più calcolo sul carburante consumato, in gara si parte con la quantità di benzina rimasta nel serbatoio. Si dovrebbero evitare in questo modo i noiosi giri per consumare carburante in Q3. 
Infine una curiosità, il G.P. di Singapore che andrà in scena il 28 settembre sarà la prima gara di Formula 1 ad essere disputata interamente in notturna. Una novità davvero interessante.

Riccardo Marchese

Due sconfitte dignitose

Nella seconda giornata del “Sei Nazioni” di rugby l’Italia si arrende con onore ai vice campioni del Mondo dell’Inghilterra. E’ il secondo k.o. consecutivo dopo quello subito dall’Irlanda all’esordio.

Andrea Masi e Sergio Parisse provano ad infilarsi tra Lipman (7) e Borthwick (5). Ansa

La nuova Italia del rugby guidata dal sudafricano Nick Mallett esce sconfitta ma a testa alta dal Flaminio di Roma, dove l’Inghilterra di sir Johnny Wilkinson si impone 19-23.

Gli inglesi partono forte, vanno subito in meta con Sackey mentre l’Italia è tutta nel piede di Bortolussi che ci riporta a –1 (6-7). Ma al riposo si va sul 6-20, gli inglese passano infatti con Flood (clamoroso errore proprio di Bortolussi) e con due piazzati del solito Wilkinson.  
Ad infondere ottimismo in casa azzurra è soprattutto il parziale della ripresa, 13-3 con due piazzati ancora di Bortolussi che trasforma poi anche la meta di Picone. In mezzo l’ennesimo vincente del capitano inglese che chiude con 13 punti, comunque uno in meno del nostro estremo.

Un’Italia coraggiosa e per nulla arrendevole era già scesa in campo a Croke Park contro l’Irlanda per l’esordio in questo Sei Nazioni 2008. Contro i verdi era finita 16-11, sconfitta sì ma con segnali positivi, considerando anche le novità di Masi mediano d’apertura e l’assenza per ritiro del capitano storico di questa squadra, Alessandro Troncon, 101 battaglie che lo rendono il primatista per presenze in azzurro.

Il bilancio finora dice dunque di due sconfitte con margini però limitati come non era mai successo nel passato.
Per capire di più sulla bontà del lavoro di Mallett il prossimo impegno sarà sabato 23 febbraio in casa del Galles, squadra che sorprendentemente guida la classifica a punteggio pieno insieme alla Francia.

Riccardo Marchese