Archivio mensile:gennaio 2009

Le pagelle di metà campionato

Terminato il girone d’andata diamo i voti alle venti squadre di A. Il flop? Inevitabilmente il Torino di Cairo.

INTER 43 p. Il gruppo dell’umorale Mourinho chiude in testa ma non convince: solo un punto nelle due partite del 2009, sei in meno dello scorso anno al giro di boa, squadra spesso sulle spalle del formidabile Ibrahimovic, per non parlare dei milioni seduti in panchina. Incomprensibili poi gli stravolgimenti tattici del portoghese in caso di svantaggio o nei tentativi di rimonta. Finora tanta fortuna… Voto 6,5

JUVENTUS 40 p. Dopo la crisi di ottobre (k.o. consecutivi con Palermo e Napoli) la “vecchia signora” ha cominciato a marciare ad un ritmo micidiale: dieci vittorie nelle ultime dodici partite nonostante un’infermeria sempre affollatissima. Citazione alla difesa, la meno battuta del girone d’andata (solo 14 gol subiti). Voto 8,5

MILAN 37 p. Per vincere lo scudetto fare benissimo in casa (9 vittorie consecutive a San Siro, dopo la sconfitta iniziale col Bologna) non può bastare. I rossoneri non vincono in trasferta dal 26 ottobre, ottava giornata, 0-1 a Bergamo. Da allora 3 punti in cinque partite. Poco, decisamente poco. Voto 5,5

L'esultanza di Milito dopo il gol decisivo nel derby. Ansa

GENOA 35 p. L’autentica squadra-rivelazione del campionato. Non solo merito di Milito, attaccante acquistato sul gong del calciomercato, “El principe” fa la differenza (già 12 gol), ma negli ultimi tre turni, senza di lui, sono arrivate tre vittorie importanti con difesa imbattuta. I complimenti vanno allora a Gasperini, tecnico capace di portare i suoi a svoltare con dieci punti in più della passata stagione. Voto 9

NAPOLI 33 p. Anche per i partenopei il saldo con lo scorso anno è marcatamente positivo. Nove punti in più sono tanti. Ciò che non convince è l’andamento lontano dal fortino San Paolo con solo 8 punti conquistati e addirittura cinque sconfitte di fila (serie aperta). Fra le mura amiche il discorso cambia notevolmente: 8 vittorie e un pari su nove incontri. Un’altalena che determinerà il prosieguo del campionato. Voto 7,5

FIORENTINA 32 p. I grandi investimenti estivi non stanno pagando. Tranne Gilardino che paga eccome! Per l’ex milanista sono già 12 i centri in campionato (più 5 in Champions), in Italia nessuno segna quanto lui. Svendita post natalizia: Pazzini alla Samp e Osvaldo al Bologna, in cambio 17 milioni di euro. Voto 5,5

LAZIO 31 p. Riscoperto il piacere di giocare una volta a settimana i biancocelesti sono tornati nelle posizioni che contano. Lo scorso anno infatti si svoltò a 19 punti (minimo storico), a causa anche delle energie impiegate in Champions da una rosa troppo esigua. Quest’anno, con un Zarate in più, si torna a sognare l’Europa. Voto 8

ROMA 30 p. Il confronto con l’ultimo campionato è imbarazzante. Dodici punti in meno al giro di boa sono un’enormità. Eppure i giallorossi provano la risalita, trascinati dall’esplosivo Julio Baptista e dal sempre prolifico Vucinic. Riagguantare il quarto posto è d’obbligo per il campionato; ma la testa corre alla Champions, la finale in casa è il vero obiettivo della stagione. Voto 5  

PALERMO 29 p. Squadra in netta crescita. Ballardini (che ha rilevato Colantuono già alla seconda giornata) ha sistemato prima le cose in casa, tre vittorie consecutive contro Milan, Siena ed Atalanta, poi in trasferta con il colpaccio di Genova (sponda blucerchiata). Con maggiore continuità un posto in Europa non sarà un sogno. Voto 6,5

ATALANTA 27 p. Il progetto di crescita continua. Dopo un punto in tre partite (fra la 16.a e la 18.a giornata) è arrivato l’acuto massimo: 3-1 all’Inter di Mourinho. Meglio di così non si poteva chiudere. Restano da migliorare le prestazioni in trasferta, l’ultima vittoria, e anche l’unica, è datata 14 settembre, da allora 2 pari e 6 sconfitte. Voto 7,5

CAGLIARI 25 p. Strabiliante la rimonta dopo le cinque sconfitte iniziali. La fiducia di Cellino al mister Allegri è stata pienamente ripagata. Al Sant’Elia sono arrivati 20 punti su 25 con 5 vittorie consecutive prima del pari con la Reggina. Ha spaventato l’Inter a San Siro portando a casa un pari. Di più non si può! Voto 8 

CATANIA 25 p. Da applausi nonostante la flessione finale (4 punti nelle ultime 7 giornate). Zenga si sta confermando un tecnico affidabile anche se a volte un po’ troppo nervoso: espulsioni e liti davanti ai microfoni non sono mancate. Restano perplessità sull’ambientamento di Dica, la sua classe potrebbe far compiere il fantomatico "salto di qualità". Voto 8

UDINESE 23 p. Cos’è successo ai friulani? Se lo chiede da tempo anche Marino. Alla decima giornata i suoi erano primi in classifica, appaiati all’Inter, con 21 punti. Ora si ritrovano tredicesimi con solo 2 punti ottenuti in nove partite. Crisi nera. Voto 4,5

SIENA 22 p. L’unica squadra ad aver conosciuto la B senza mai retrocedere dalla A (avendoci giocato ovviamente) prepara il suo sesto miracolo consecutivo. Giampaolo ha dato gioco e organizzazione difensiva, confermando la sua validità come allenatore. Problemi in attacco: su 19 gare solo due volte i toscani hanno segnato più di un gol. Serve una punta. Voto 7  

SAMPDORIA 20 p. L’indispensabile per la salvezza, ma gli obiettivi sono altri. Lo ho riconfermato la società investendo 9 milioni nel mercato invernale per l’acquisto di Pazzini. Voto 4

Marco Di Vaio, al momento capocannoniere della A con 14 reti. Ap

BOLOGNA 19 p. L’andata dei felsinei va divisa in due capitoli. Fino alla decima con Arrigoni in panchina arrivano 6 punti con 2 vittorie e ben otto sconfitte. La rivoluzione la fa Mihajlovic: nove risultati utili consecutivi che voglion dire 13 punti. Grande rilancio di Di Vaio giunto a quota 14 gol. Voto 6,5

LECCE 17 p. L’inattesa vittoria di Firenze è stata un’autentica boccata d’ossigeno. Ripartenza fondamentale con tre scontri diretti contro Torino, Chievo e Siena. Voto 5,5 

TORINO 15 p. La sofferenza continua: dopo le due salvezze a quota minima (40 punti) sempre con De Biase in panchina, i granata non riescono a rilanciarsi. Il ritorno di Novellino per ora non basta, con lui tre punti in quattro gare. Per ricostruire ci si affida a Rino Foschi, ex diesse del Palermo. Voto 3

REGGINA 13 p. La settima salvezza consecutiva diventa sempre più complicata. Gli amaranto hanno cambiato tecnico (da Orlandi a Pillon), ma i risultati non sono cambiati. Urge rinforzare la difesa. Voto 4,5 

CHIEVO 13 p. Il nuovo tecnico Di Carlo (in sostituzione di Iachini alla decima) dopo aver pagato lo scotto del subentrante, con tre sconfitte consecutive, sta provando a dare una speranza ai clivensi. Di certo il cammino non sarà facile. Voto 4,5

Riccardo Marchese

Colpo Samp, preso Pazzini

I blucerchiati hanno acquistato a titolo definitivo Giampaolo Pazzini dalla Fiorentina per 9 milioni di euro. Ai viola va anche il prestito di Bonazzoli.

Giampaolo Pazzini è il nuovo centravanti della Sampdoria

Nessuna telenovela per l’uomo del mercato invernale: Giampaolo Pazzini, 24 anni, è da oggi un calciatore della Sampdoria. La Fiorentina lo ha ceduto per 9 milioni di euro più il prestito con diritto di riscatto di Emiliano Bonazzoli, 30 anni fra qualche giorno.
I doriani per aggiudicarsi l’attaccante scuola Atalanta hanno battuto la concorrenza di mezza serie A. Vincente si è rivelata la formula dell’acquisto definitivo, mentre gli altri club proponevano ai viola al massimo una comproprietà.

L’affare Pazzini è sicuramente il più importante di questa prima fase di mercato invernale. Al di là della suggestione Beckham infatti c’è stato poco altro. Oggi il Torino ha ripreso, in prestito con diritto di riscatto della metà, il difensore del Palermo Paolo Hernàn Dellafiore, già lo scorso anno all’ombra della Mole. A questo punto i granata potrebbero cedere il fin qui disastroso Pratali, sulle cui tracce c’è la Sampdoria. Samp che ha già rinforzato il pacchetto difensivo con Andrea Raggi, anche lui ex palermitano, arrivato a Genova anche lui in prestito con diritto di riscatto della comproprietà (fissato a 4 milioni).
L’Udinese ha dato in prestito il laterale Nef agli spagnoli del Recreativo Huelva, il Catania ha ceduto a titolo definitivo il centrocampista Edusei al Bari. Scende in serie B anche Ciaramitaro del Palermo, accordatosi con la Salernitana. La Juventus sposta il promettente Venitucci da Mantova ad Avellino.

Riccardo Marchese