Shanghai 2011 – Aggrappati a Pellegrini e Scozzoli

Federica Pellegrini si qualifica per la finale dei 200 stile libero con il secondo tempo (1'56"42). Fabio Scozzoli entra nella finale dei 50 rana con 27"37 (nuovo personale). Settebello: semifinale e Olimpiade!

Siamo aggrappati a Fabio e Fede, gli unici due atleti azzurri capaci di centrare una finale individuale nei primi quattro giorni di mondiale cinese. Niente da fare infatti nelle batterie degli 800 stile per Samuel Pizzetti (7'51"59, primo degli esclusi come nei 400) e per uno smarrito Federico Colbertaldo (17° in 8'01"10). Una pesante doppia delusione per i due migliori interpreti azzurri del mezzofondo.

FORMALITA' Meglio va già dal mattino (notte inoltrata in Italia) a Fabio Scozzoli: un tranquillo 27"84 per entrare in semifinale dei 50 rana con il 10° tempo.
Vince la sua batteria dei 200 sl Federica Pellegrini in 1'56"87, secondo crono complessivo. Nel pomeriggio si fa sul serio.

SCOZZOLI entra fra i migliori otto al mondo nei 50 rana con il quarto tempo, un 27"37 che vale il suo nuovo primato personale (un centesimo meglio del tempo con cui vinse il titolo europeo a Budapest un anno fa). La concorrenza è agguerritissima: allo strepitoso Dale Oen ammirato finora, si aggiungono specialisti della vasca singola come il brasiliano Da Silva (26"95) e il sudafricano campione del mondo e primatista mondiale Van Der Burgh, miglior crono delle semifinali in 26"90.

PELLEGRINI Controlla senza strafare la campionessa mondiale dei 400 stile libero nelle semifinali dei 200 sl (gara in cui è consecutivamente sul podio nelle grandi manifestazioni mondiali dal 2004, argento all'Olimpiade di Atene). Secondo miglior crono in 1'56"42 dietro all'olandese Heemskerk (1'55"54) che forza il passaggio – a metà gara aveva un vantaggio su Federica di 1"71! – sfruttando le sue doti di velocista.

LONDRA Pass olimpico staccato per la nazionale maschile di pallanuoto. I ragazzi di Sandro Campagna battono ai quarti di finale la Spagna (10-6) e ora troveranno in semifinale la Croazia di Rudic.
Entrano fra le prime quattro squadre del mondiale anche le ragazze del setterosa: battuta l'Australia dopo i rigori. Domani in semifinale c'è la Grecia (10.50 ora italiana).

IL RESTO In piscina è il giorno della Francia che coglie due ori in una gara sola: nei 100 dorso vittoria ex aequo per Lacourt e Stravius (52"76), un discreto colpo di fortuna per il medagliere dei transalpini.
Oro danese nei 1500 sl femminile con Lotte Friis (15'49"59), regina nella gara che due anni fa fu di Alessia Filippi. Dominio nei 100 rana per l'americana Rebecca Soni (1'05"05), più di un secondo di distacco rifilato all'australiana Leisel Jones.
Spettacolo puro nei 200 sl uomini con 5 atleti in poco più di mezzo secondo. Fanno doppietta gli Usa con Lochte (1'44"44) davanti a Phelps, bronzo per la rimonta del tedesco Biedermann. Quarto posto per il coreano Park (che si consola con l'oro dei 400), quinto e ancora senza medaglia il francese Agnel.
Nei 100 dorso donne vince Jing Zhao (59"05) che precede la russa Zueva e l'americana Coughlin. Nel medagliere generale la Cina sovrasta tutti con i suoi 12 ori e un totale di 27 medaglie.

Riccardo Marchese

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Pubblicato il 26 luglio 2011, in 2011, Nuoto, Shanghai 2011 con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 6 commenti.

  1. Due anni fa eravamo aggrappati a Pellegrini e Filippi; e già allora notai che c'era qualche problema alle spalle; nel frattempo la Filippi è 'scomparsa' (tante le motivazioni, c'è di mezzo pure la Federazione e lo strapotere dell'Aniene di Malagò), è emerso Scozzoli, ma le tante 'belle speranze' del 2009 sono evaporate… L'impressione è che in Italia manchi un sistema serio di crescita e tutela degli atleti: ci si limita ad aspettare che esploda qualche 'talento', ma in quanto a costruzione degli atleti, siamo lontani… e se ci aggiungiamo che per continuare a crescere, la Pellegrini s'è affidata a una francese, il quadro è completo…

  2. Due anni fa eravamo aggrappati a Pellegrini e Filippi; e già allora notai che c'era qualche problema alle spalle; nel frattempo la Filippi è 'scomparsa' (tante le motivazioni, c'è di mezzo pure la Federazione e lo strapotere dell'Aniene di Malagò), è emerso Scozzoli, ma le tante 'belle speranze' del 2009 sono evaporate… L'impressione è che in Italia manchi un sistema serio di crescita e tutela degli atleti: ci si limita ad aspettare che esploda qualche 'talento', ma in quanto a costruzione degli atleti, siamo lontani… e se ci aggiungiamo che per continuare a crescere, la Pellegrini s'è affidata a una francese, il quadro è completo…

  3. Due anni fa eravamo aggrappati a Pellegrini e Filippi; e già allora notai che c'era qualche problema alle spalle; nel frattempo la Filippi è 'scomparsa' (tante le motivazioni, c'è di mezzo pure la Federazione e lo strapotere dell'Aniene di Malagò), è emerso Scozzoli, ma le tante 'belle speranze' del 2009 sono evaporate… L'impressione è che in Italia manchi un sistema serio di crescita e tutela degli atleti: ci si limita ad aspettare che esploda qualche 'talento', ma in quanto a costruzione degli atleti, siamo lontani… e se ci aggiungiamo che per continuare a crescere, la Pellegrini s'è affidata a una francese, il quadro è completo…

  4. Manca un sistema serio così come mancano le infrastrutture. Ho chiesto a Lorenzo Vismara (durante il commento su Eurosport) il perché stia scomparendo la classe media degli italiani, quegli atleti cioè capaci di lottare per una finale mondiale. Ha spiegato le difficili condizioni di allenamento dei nazionali meno "famosi", la classe media appunto, costretta a dividere la corsia con 7-8 giovani atleti. Bisognerebbe investire sullo sport, ma dato il momento e la poca cultura sportiva del nostro paese, non credo avverrà nell'immediato.

  5. Manca un sistema serio così come mancano le infrastrutture. Ho chiesto a Lorenzo Vismara (durante il commento su Eurosport) il perché stia scomparendo la classe media degli italiani, quegli atleti cioè capaci di lottare per una finale mondiale. Ha spiegato le difficili condizioni di allenamento dei nazionali meno "famosi", la classe media appunto, costretta a dividere la corsia con 7-8 giovani atleti. Bisognerebbe investire sullo sport, ma dato il momento e la poca cultura sportiva del nostro paese, non credo avverrà nell'immediato.

  6. Manca un sistema serio così come mancano le infrastrutture. Ho chiesto a Lorenzo Vismara (durante il commento su Eurosport) il perché stia scomparendo la classe media degli italiani, quegli atleti cioè capaci di lottare per una finale mondiale. Ha spiegato le difficili condizioni di allenamento dei nazionali meno "famosi", la classe media appunto, costretta a dividere la corsia con 7-8 giovani atleti. Bisognerebbe investire sullo sport, ma dato il momento e la poca cultura sportiva del nostro paese, non credo avverrà nell'immediato.

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